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 grazie genitori!

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butterfly
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MessaggioTitolo: grazie genitori!   grazie genitori! I_icon_minitimeSab Ott 17, 2009 1:44 am

ragazzi! non ho resistito! ho letto questo articolo e mi è venuta una voglia irrefrenabile di ringraziare i genitori italiani! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
GRAZIE A VOI GLI ADOLESCENTI DI OGGI HANNO TUTTO QUELLO CHE VOGLIONO!
GRAZIE A VOI IL FUMO E SOPRATTUTTO LA DROGA CIRCOLANO INDISTURBATE TRA I BANCHI DI SCUOLA!
GRAZIE A VOI LE COMPAGNIE TELEFONICHE E LE CASE PRODUTTRICI NON FALLIRANNO MAI! GRAZIE A VOI I GIOVANI SANNO COSA VUOL DIRE FARE SACRIFICI E ADEMPIERE AI PROPRI DOVERI!
GRAZIE GRAZIE E ANCORA GRAZIE!

LEGGETE UN PO'...

Chiedete e vi sarà dato. Gli adolescenti italiani non hanno bisogno di andare a catechismo per imparare le parole del vangelo. Ci pensano già mamma e papà. Serve un nuovo cellulare? Ecco i soldi. È uscito il videogioco dei sogni? Subito fuori i contanti. A scuola hanno tutti quel paio di scarpe terribilmente alla moda? Meglio aprire il portafoglio e adeguarsi. Poco importa se un acquisto è davvero necessario, l'importante è che i genitori-bancomat assolvano il proprio compito. E così, dopo i trentenni bamboccioni e gli adulti fannulloni, il ritratto familiare del paese si completa con i teenager sanguisuga. Che riescono a ricevere dalle tasche dei grandi una quarantina di euro 'cash' ogni santa settimana. Il risultato è una pioggia di denaro imponente: quasi dieci miliardi di euro all'anno. Denari ottenuti, nella stragrande maggioranza dei casi, senza muovere un dito.

A svelare le abitudini finanziarie dei nostri giovanissimi è una ricerca globale su venticinque paesi, realizzata tramite 21.550 interviste e intitolata 'Tru Teen Study 2010'. Lo studio (effettuato per la prima volta sul mercato italiano l'anno scorso dalla società 'Research International'), sarà diffuso nei prossimi mesi da Tns Italia, multinazionale fra i leader mondiali nelle indagini di mercato (nata il primo ottobre dalla fusione fra la stessa Research International e Tns).

I dati riguardanti il nostro paese, raccolti lo scorso giugno e che 'L'espresso' pubblica in anteprima, non lasciano spazio al dubbio: quasi ogni richiesta fanciullesca diventa un ordine. Sugli 810 ragazzi dai 12 ai 19 anni (rappresentativi degli oltre 4 milioni e mezzo di teenager italiani) che hanno compilato il questionario on line, l'80 per cento ha dichiarato di ottenere soldi semplicemente chiedendoli a padre e madre. Una cifra molto più alta della media europea, che si aggira intorno al 70 per cento, e scende ancora di più nei paesi del vecchio continente che non si affacciano sul Mediterraneo. In Germania, Svezia e Finlandia insomma, solo per citare tre esempi, quando un figlio chiede contante non è affatto certo di essere soddisfatto, perché la spesa viene valutata con attenzione. In Italia e nei paesi latini invece soltanto in due casi su dieci il ragazzo si sente rispondere picche.



Per un teenager italiano su due, poi, agli euro familiari si aggiungono quelli dei nonni e di altri parenti, una vera e propria manna. Poi ci sono i regali 'monetizzati' (compleanno, onomastico, Natale, quando l'adulto in crisi di idee preferisce la scappatoia del "ti do i soldi e ti compri quello che vuoi") e soltanto al quarto posto la paghetta, girata al 31 per cento dei giovani. I piccoli lavori occasionali occupano una misera quinta posizione (sono fonte di guadagno per il 12 per cento del campione), mentre il part time è scelto solo dal 6 per cento. Con tutte queste 'entrate', ai teenager nel 2009 sono andati in media 40 euro a settimana, che fanno oltre 160 euro al mese e più di 2000 euro all'anno. Il patrimonio complessivo in mano ai nostri giovani arriva così a sfiorare i 10 miliardi di euro. Una cifra niente male, che fa gola ai grandi marchi del consumo giovanile. Non tutti i soldi incassati finiscono però in ricariche del cellulare e vestiti: ogni settimana una decina di euro, dicono i diretti interessati, finisce nel salvadanaio.

Per Rosella Blumetti, responsabile della ricerca Tru Teen Study 2010 per l'Italia, "è evidente come nel nostro Paese basta chiedere per ottenere. Da noi quasi non esiste la cultura del lavoro part time, quello che nell'immaginario collettivo si fa in estate, durante le vacanze scolastiche. Ma se guardiamo agli stessi dati dell'anno passato, dobbiamo sottolineare che in un certo modo i nostri teenager hanno percepito la crisi, sono consapevoli e più cauti nelle spese. Basta vedere i numeri sulla propensione futura al consumo, oltre la metà degli intervistati ha dichiarato che non aumenterà le spese il prossimo anno. Per un ragazzino, che di solito è iper ottimista e fatica a concepire il concetto di sacrificio economico, è un dato molto importante".

Pensare a spendere meno non vuol dire comunque rinunciare a sogni e feticci. "Dai nostri dati emerge tutta la forza del brand", continua Blumetti, "molti adolescenti se non possono comprarsi un prodotto di quella determinata marca preferiscono aspettare anche alcuni mesi, finché non arrivano i soldi necessari". Le prime voci a essere tagliate, così, sono gli snack e i pasti fuori casa: "Un aspetto che non stupisce, i ragazzi sono sempre più attenti all'estetica. D'altra parte è nell'adolescenza che si rafforza la nostra identità, e l'essere è fortemente espresso tramite l'apparire. Non dimentichiamo poi che gli italiani, più dei loro coetanei europei, sono immersi in un mondo molto 'fashion'". Insomma, meglio cenare a casa o saltare l'aperitivo se poi si può continuare ad andare in giro con gli occhiali da sole firmati.

Dunque lunga vita al marchio, soprattutto quando si parla di tecnologia (in primis per i maschi), di abbigliamento, di cura del corpo (per le ragazze). Ma il bene in assoluto irrinunciabile non fa distinzioni di sesso ed è il cellulare. Con cui si telefona, si mandano messaggi, si girano video che spesso e volentieri finiscono su Internet. "Nelle nostre analisi", conclude Rosella Blumetti, "è una voce talmente importante che l'abbiamo estrapolata dai numeri sul consumo tecnologico generale. Il 38 per cento degli intervistati ha detto che se dovesse rinunciare a qualcosa non sacrificherebbe mai il suo telefonino di marca. Anche qui, la spiegazione è semplice, i giovani di oggi sono sempre connessi e 'multitask', hanno bisogno allo stesso tempo di chiamare, mandare messaggi, girare video".

I numeri italiani dell'indagine Tns non si discostano molto da altre indagini internazionali. Secondo uno studio presentato dall'Ufficio nazionale di statistica inglese lo scorso marzo, i giovani del terzo millennio spendono dodici volte quello che i loro coetanei sborsavano nel 1975. Mettendo insieme anche tutti i beni materiali che i genitori di oggi acquistano in prima persona (e quindi non soltanto la cifra 'cash' girata ai figli) gli esperti britannici hanno calcolato una spesa media annuale di 9000 sterline, circa 9700 euro. Il motivo, spiegano i tecnici dell'Ufficio di statistica, è semplice: "Il carrello della spesa non è più lo stesso perché sono le aspirazioni e le aspettative a non essere più le stesse".

Per Giampaolo Fabris, professore di sociologia dei consumi al San Raffaele di Milano, "è fin dalla nascita dei figli che genitori e parenti hanno un bassissimo grado di sopportazione di fronte ai capricci. Li riempono di soldi e regali fin da piccoli, come non accade in nessun altro Paese. E il solo pensiero che un adolescente possa guadagnarsi qualche spicciolo con dei lavoretti saltuari sembra una cosa degradante. Non meravigliamoci, però, se i giovani restano a casa anche se potrebbero andare a vivere da soli". Sono stati 'ben educati' fin dall'adolescenza.

Fonte: http://espresso.repubblica.it/
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MessaggioTitolo: Re: grazie genitori!   grazie genitori! I_icon_minitimeDom Ott 18, 2009 8:03 pm

è proprio vero, premetto che io nn so se sarà capace di fare di meglio, a parole adesso si.

CI SONO CERTI GENITORE CHE DANNO TUTTO E SUBITO, e ci sono altri che danno molto qsolo per far stare i figli zitti e buoni,
nn è BELLO e nn è educativo,
questa è la nostra rovina...la rovina delle generazioni future...
io personalmente nn sn mai stato trattato cosi, sono abbastanza viziatello, ma nn mi hanno mai fatto vincere un capriccio da piccolo, e qualche volta due schiaffi fanno bene...altro che stress psicologico... FACCIAMOGLIELO venire quelche stress psicologico ai ba,bini per uno schiaffetto cosi lavorano anche gli psicologi...(azzurre sto a lavora per te)... cmq mi piacerebbe sentire un parere dei genitori su questo argomento difficilissimo . . . .
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MessaggioTitolo: Re: grazie genitori!   grazie genitori! I_icon_minitimeLun Ott 19, 2009 2:00 pm

bè marco hai ragione...noi non possiamo sapere se in futuro saremo dei bravi genitori...ovviamente speriamo di si!!!però ora possiamo solo prendere esempio dai nostri genitori; io ad esempio porto l'esempio di mio padre, che ha 6 fratelli e 2 sorelle, di cui una purtroppo non cè più...ovviamente immaginatevi una famiglia con 9 figli quanti problemi ci possono essere; mio padre da suo padre non ha avuto mai nulla; ha dovuto mantenersi all'università giocando a calcio e facendo l'impossibile e ovviamente non ha mai potuto avere nessun "regalo" o "vizietto"...mai mai. Anzi, a sentire cosa dice lui, anche lui non riesce ancora a credere come abbia fatto da giovane a gestire da solo tutta la sua vita e a diventare professore ecc. Nonostante questa gioventù passata in pratica senza l'aiuto e la vicinanza dei genitori è cresciuto lo stesso bene, anzi benissimo e con me cerca ovviamente di fare meglio dei suoi genitori, di aiutarmi per quello che può, di fare il massimo, ovviamente senza esagerare. però questo esempio mi fa capire che le famiglie di una volta magari sbagliavano a eccedere nel loro tipo di educazione,però almeno i figli crescevano facendosi le ossa e imparando a vivere già da piccoli. oggi invece siamo di fronte all'eccesso opposto, e secondo me è l'errore più grande che si possa fare.
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MessaggioTitolo: Re: grazie genitori!   grazie genitori! I_icon_minitime

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