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 LA CRISI DELLE BANCHE.......... MA MAI CRISI DELLA PAROLA DI DIO...

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MessaggioTitolo: LA CRISI DELLE BANCHE.......... MA MAI CRISI DELLA PAROLA DI DIO...   LA CRISI DELLE BANCHE.......... MA MAI CRISI DELLA PAROLA DI DIO... I_icon_minitimeMar Ott 07, 2008 11:09 pm

LA CRISI DELLE BANCHE.......... MA MAI CRISI DELLA PAROLA DI DIO... Image_8

LA CHIESA E IL DENARO
«I soldi sono niente, solo la Parola di Dio resta»
Il Papa: lo vediamo nel crollo delle grandi banche. Successo e carriera? Rischio di illusioni

DA ROMA
SALVATORE MAZZA
Se davvero «vogliamo essere reali­sti », la «vera realtà» su cui «dob­biamo proprio contare» è «la Pa­rola di Dio». È necessario, insomma, «cambiare la nostra idea che la mate­ria, le cose solide, da toccare, sarebbe­ro la realtà più solida, più sicura». Sba­gliato. E «lo vediamo adesso nel crollo delle grandi banche: questi soldi scom­paiono, sono niente. E così tutte que­ste cose, che sembrano la vera realtà sulla quale contare, sono realtà di se­condo ordine». Sono parole semplici, ma dure, ferme, quelle che Benedetto XVI ha dedicato ieri alla crisi finanziaria che sta attra­versando il mondo industrializzato. Nella meditazione proposta all’aper­tura della XII Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi dedicata alla Paro­la di Dio, parlando a braccio Papa Rat­zinger ha richiamato l’immagine e­vangelica, dopo il sermone della Mon­tagna, con le «due possibilità di co­struire la casa della propria vita: sulla sabbia e sulla roccia». Sulla sabbia, ha ricordato, edifica «chi costruisce solo sulle cose visibili e tangibili, sul suc­cesso, sulla carriera, sui soldi. Appa­rentemente queste sono le vere realtà. Ma tutto questo un giorno passerà».
È appunto la lezione che stiamo dram­maticamente prendendo dalla crisi di queste settimane, ha ammonito il Pon­tefice, e «solo la Parola di Dio è fonda­mento di tutta la realtà, è stabile come il cielo e più che il cielo, è la realtà». Per questo allora «dobbiamo cambiare il no­stro concetto di realismo. Realista è chi riconosce nel­la Parola di Dio, in questa realtà appa­rentemente così debole, il fondamen­to di tutto. Realista è chi costruisce la sua vita su questo fondamento che ri­mane in permanenza. E così questi pri­mi versetti del Salmo ci invitano a sco­prire che cosa è la realtà e a trovare in questo modo il fondamento della no­stra vita, come costruire la vita».
Nei termi­ni in cui s’è espresso ieri, il ri­chiamo di Benedetto XVI può suonare i­nedito.
«Nella Chiesa – ha osservato non a caso ieri monsignor Claudio Maria Celli, pre­sidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali – una riflessio­ne su questi campi e appena comin­ciata, non abbiamo su finanza grandi interventi del magistero, c’è qualcosa della conferenza episcopale italiana e di quella tedesca, ma credo che anco­ra si debba fare una analisi più ap­profondita ». Ma se ciò è vero, è anche vero che tut­to il magistero di Benedetto XVI è con­tinuamente attraversato sia, da una parte, da ammonimenti a non farsi in­cantare dalle sirene del potere, del car­rierismo, del successo facile, e sia, dal­­l’altra, dall’esigenza imprescindibile di considerare le ricchezze un bene da condividere.
Esempi dei primo tipo li troviamo so­prattutto nei discorsi ai giovani, da Co­lonia 2005 a Sydney 2008, ma anche ai seminaristi americani lo scorso 19 a­prile, o a quelli romani il 17 febbraio del 2007 («...quanto più ci lasciamo toc­care da questo suo amore... tanto più possiamo capire che sì, ho trovato la vera perla, tutto il resto non conta...»). Innumerevoli anche gli esempi del se­condo tipo, dall’ultimo Messaggio per la giornata mondiale della pace all’An­gelus del 23 settembre 2007 («...Cristo insegna ai suoi discepoli quale è il mo­do migliore di utilizzare il denaro e le ricchezze materiali, e cioè condivider­li con i poveri...»), dai discorsi alle di­plomazie a quello ai partecipanti alla 34ª Conferenza generale della Fao, il 22 novembre dello stesso anno.
«Chi costruisce solo sulle cose visibili rischia di perdere tutto Sembrano problemi importanti, in realtà sono di second’ordine»

HA PIENAMENTE RAGIONE IL NOSTRO SANTO PADRE L'UNICA COSA SOLIDA è LA FEDE E LA PAROLA DI DIO...
RIMANIAMO SEMPRE UNITI ALLA PAROLA DI DIO, DOBBIAMO COSTRUIRE LA NOSTRA VITA SU BASI SOLIDE, COME DICE IL NOSTRO SIGNORE, DOBBIAMO COSTRUIRE SULLA ROCCIA NON SULLA SABBIA.
sulla sabbia dobbiamo scrivere solo le cose cattive, brutte, i nostri rancori, perchè cosi un giorno di pioggia e di vento vola tutto via, e torna il sereno nel nostro cuore...
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