scusami redattrice...ma mi sembra una cosa importantissima e pericolosissima...
NEW YORK - Da Washington a Mosca a Pechino, passando per Londra e Parigi, un coro di condanna ha accolto il secondo test atomico nord-coreano in tre anni. La Russia, che ha la presidenza di turno, ha convocato d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu mentre il presidente Barack Obama, svegliato nella notte, ha definito l'esperimento sotterraneo di Pyongyang "una minaccia per la pace e la sicurezza" e "una sfida sconsiderata alla comunità internazionale". Washington ha appreso del test atomico con minimo preavviso - meno di un'ora - attraverso il "canale di New York", diplomatici nordcoreani alle Nazioni Unite, anche se "gli Stati Uniti non sono rimasti sorpresi, a causa dell'atteggiamento sempre più aggressivo e bellicoso di Pyongyang", ha detto alla Cnn il capo degli Stati Maggiori, ammiraglio Mike Mullen. All'Onu, dove i test sono considerati una palese violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza che chiede a Pyongyang di abbandonare i programmi nucleari, il segretario generale Ban Ki-moon ha espresso preoccupazione, mentre Obama, parlando dal Giardino delle Rose della Casa Bianca, ha lanciato un appello per una reazione compatta della comunità internazionale capace di fermare i programmi balistico-nucleari della Corea del Nord.
"Vogliamo un fronte fermo e unito", ha detto il segretario di stato Hillary Clinton. Tokyo e Seul, che avevano chiesto la riunione del Consiglio, puntano a ottenere "misure appropriate" in stretta collaborazione con gli altri interlocutori dei negoziati a sei (Stati Uniti, Cina, Russia) da cui la Corea del Nord si è bruscamente ritirata in aprile. Sulla carta la condanna delle potenze del Consiglio di Sicurezza è stata unanime dopo che in aprile i quindici avevano attivato nuove sanzioni in risposta al lancio di un missile: la Cina, il maggiore partner commerciale di Pyongyang che disperatamente vuole un ritorno dei nordcoreani al tavolo dei negoziati, si è detta "risolutamente contraria" ai test, mentre la Russia, nel deprecare gli esperimenti come 'profondamente destabilizzanti'', ha ricordato alla Corea del Nord che "può garantire la sua sicurezza solo attraverso la via politico-diplomatica". Poco nel coro di condanne offre speranza di cambiamento.
La Corea del Nord, che usa i test come pedina di scambio con il resto del mondo, è già oggi il paese più isolato del globo e il suo isolamento potrebbe significativamente aumentare solo in caso di chiusura dei traffici commerciali con la Cina. Gli esperimenti, su cui Pyongyang punta per dimostrarsi a breve una potenza nucleare con cui trattare da pari a pari, coincidono con il clima di incertezze sulla successione nordcoreana dopo l'ictus subito da Kim Jong-il lo scorso agosto e i preparativi per il passaggio dei poteri a uno dei suoi tre figli. Secondo il settimanale Time, l'influenza dei militari nel paese asiatico è aumentata: alcuni esuli hanno oggi diffuso un rapporto secondo cui Kim avrebbe assicurato a un gruppo di generali l'obiettivo del 2012 - nel centenario della nascita del fondatore Kim Il-sung - per l'ingresso a tutti gli effetti nel club atomico. Il primo test atomico nordcoreano risale al 2006 e di recente la Corea del Nord aveva annunciato l'intenzione di fare un bis citando quella che aveva definito l'"ostilita" di Washington.
Due settimane fa Pyongyang aveva respinto l'offerta dell'emissario americano Stephen Bosworth per una ripresa dei colloqui a sei sostenendone l'inutilità: "Non c'é niente da guadagnare nel sedersi con un interlocutore che continua a giudicarci con ostilita", aveva fatto sapere il ministero degli esteri nordocoreano "dopo aver condotto una revisione dei primi cento giorni di Obama alla Casa Bianca".